Nuove informazioni in tema di crononutrizione sono apparse da pochi giorni sulla rivista Cell Reports, interessando in questo caso la salute e la crescita muscolare. Purtroppo, a dispetto della grossa mole di ricerche sull’argomento, molti professionisti lo trattano ancora come fosse una pseudoscienza. Invece, le cose non stanno affatto così e sarebbe necessario ormai che ci si aggiorni su questo campo in rapida ascesa.
Questo studio prende in considerazione la distribuzione di proteine alimentari durante il giorno per individuare se in un dato momento della giornata la crescita muscolare venga promossa in misura significativamente superiore. Ebbene, nelle prime ore della giornata la sintesi proteica nel muscolo successivamente a un carico di proteine più di quanto succeda nelle ore di cena. Addirittura, la quantità di proteine richiesta per questo sorpasso mattutino nella risposta ipertrofica del muscolo è inferiore a quella richiesta a cena. In altre parole, bastano meno proteine alla mattina, rispetto alla sera, per evocare la stessa reazione nel muscolo.
Questi risultati sono stati osservati dapprima in gruppi di topi alimentati con pasti alla mattina e alla sera. In particolare, è stato compreso che i responsabili di questa variazione circadiana siano gli amminoacidi a catena ramificata (BCAAs), già noti per il loro effetto ipertrofico sul muscolo. infatti, quando venivano eliminati dalla dieta dei topi, non si mostravano più le stesse differenze.
Per confermare poi che tale meccanismo dipendesse inequivocabilmente dal nostro orologio biologico sono stati utilizzati topi che mancassero nel proprio genoma dei geni che regolano i ritmi circadiani: nessuno di questi animali dava segni maggiori di ipertrofia in seguito al carico di proteine alla mattina.
Infine, sessanta donne anziane sono state reclutate e divise in due gruppi in base all’equilibrio dell’assunzione di proteine tra colazione e cena, ottenuto dai risultati di un’indagine dietetica. Non c’erano distinzioni significative nella quantità giornaliera media di proteine assunte e nel livello di attività fisica. I dati hanno indicato una maggiore massa muscolare nonché una migliore forza manuale nel gruppo che assumeva prevalentemente proteine più presto durante il giorno.
Tutto ciò implica che, pur con la necessità di ulteriori studi specialmente a lungo termine, per ottimizzare la crescita muscolare sia molto utile riservare le nostre fonti proteiche nei primi due pasti della giornata. Tra l’altro, a beneficiare di questo meccanismo circadiano potrebbero essere anche gli anziani, per contrastare meglio la perdita di massa muscolare dovuta all’età (sarcopenia).
Oltretutto, prevedere una colazione proteica significa, di conseguenza, limitare il consumo di zuccheri, che alla mattina sono quasi sempre abusati, portando a un vantaggio duplice e contribuendo a diminuire gli alimenti dolci nella propria dieta.
Molto c’è ancora da scoprire sulle intricate relazioni tra nutrizione e ritmi circadiani, ma, apparentemente, le potenzialità nell’abituarci a rispettare il nostro orologio biologico (anche) quando mangiamo sono notevoli.
[Fonte: “Distribution of dietary protein intake in daily meals influences skeletal muscle hypertrophy via the muscle clock”, Aoyama S. et al., Cell Reports, 6 luglio 2021; DOI: https://doi.org/10.1016/j.celrep.2021.109336]